Ogni anno nella prima lezione che tengo per i nuovi allievi del mio Master in Retail domando agli allievi se qualcuno sa chi sia l’uomo più ricco del Giappone e finora non ho mai trovato chi conoscesse la risposta. Quando rivelo che si tratta di Tadashi Yanai e invito gli studenti a indovinare da dove possa provenire la sua ricchezza, qualcuno azzarda che si possa trattare di un azionista di uno dei grandi gruppi industriali giapponesi come Toyota, Sony o Mitsubishi o magari di un banchiere.
E’ sempre una piacevole sorpresa scoprire che l’uomo più ricco del Giappone è invece un retailer, il fondatore di Fast Retailing. Penso che da quest’anno le cose cambieranno e troverò risposte pronte anche a questo quesito perché da domani tutti gli italiani impareranno a conoscere bene Fast Retailing che aprirà finalmente a Milano un flagship di Uniqlo, la sua insegna di punta.
Probabilmente per chi segue da tempo questo blog non si tratta di una sorpresa, visto che due anni fa avevo scritto un pezzo (che potete ritrovare qui) che svelava come gli imprenditori del retail rappresentino il gruppo più numeroso tra i 50 più ricchi del mondo inseriti nella famosa Forbes List aggiornata in tempo reale. Ma negli ultimi due anni cosa è successo? I retailer sono più poveri o più ricchi? Per i curiosi riporto qui sotto i nomi di chi si è piazzato in classifica con la posizione attuale e la variazione rispetto a due anni fa (avevo scritto come diventare ricchissimi utilizzando la classifica del 9 agosto 2017) .
1.Jeff Bezos (+2): la principale novità rispetto a due anni fa è che l’uomo più ricco del mondo è di nuovo un retailer, un retailer che opera on line con amazon, ma sempre più radicato anche nei negozi “reali” sia con le librerie amazon che con i bellissimi supermercati Whole Foods Market.
3.Bernard Arnault (+5): un bel balzo in avanti l’ha compiuto il proprietario di LVMH che unisce i negozi Louis Vuitton a catene come Sephora o DSF (presente in Italia con il Fondaco di Venezia) e ora anche gli hotel Belmond.
7.Amancio Ortega (-5): il fondatore di Inditex perde qualche posizione, scavalcato tra gli altri da Zuckerberg, ma resta pur sempre davanti a imprenditori come i fondatori di Google Page & Brin.
11.Francoise Bettencourt Meyers (+2): l’erede di L’Oreal l’ho inserita (forse con una piccola forzatura) tra i retailer sia perché il ruolo dei negozi è sempre più rilevante nello sviluppo dei nuovi marchi del Gruppo, sia perché, come avevo scritto qui, le vendite ecommerce dell’azienda viaggiano ormai spedite verso il dieci per cento del totale.
12. 13. e 14. Jim, Rob e Alice Walton (+4): a conferma della forza del retail radicato nel brick & mortar va sottolineato che se fosse vivo il fondatore di Wal-Mart Sam Walton sarebbe ancora l’uomo più ricco del mondo. I suoi eredi individualmente si accontentano di occupare le posizioni dal 12 al 14 (c’è anche il nipote Lukas in posizione 59).
20.Jack Ma (-1): il Jeff Bezos cinese, padrone di Alibaba, chiude la top 20.
22. MacKenzie Bezos (nuova): questa nuova entrata nella classifica dei ricchissimi non è proprio una novità visto che si tratta della ex moglie di Jeff Bezos che ha ottenuto in sede di divorzio una fetta consistente di amazon.
23. Sheldon Adelson (-1): stabile a metà classifica il re dei casino proprietario del Las Vegas Sands. Se avete fatto un giro in gondola al The Venetian a Las Vegas o a Macao siete stati suoi clienti.
24.Phil Knight (+6): con il fondatore di Nike non siamo certamente di fronte un retailer puro ma a un’azienda che ha sempre attribuito un ruolo centrale al canale diretto, prima con gli innovativi Nike Town e ora con un mix di punti vendita monomarca e vendite on line.
25.Beate Heiser & Karl Albrecht Jr. (-1): la famiglia proprietaria di Aldi, il discount in forte crescita ora anche in Italia, è rappresentata in classifica anche dal cugino Theo Albrecht Jr al numero 72. Per completare il quadro sulla Germania è interessante notare che la famiglia Schwarz, proprietaria di Lidl, è al numero 51 e precede in classifica la famiglia che controlla BMW: anche tra i tedeschi è il retail a farla da padrone.
26.Michael Dell (nuovo): torna dopo qualche tempo tra i primi cinquanta Michael Dell, un grande innovatore nella distribuzione dei personal computer nell’ultima parte del secolo scorso e tra i primi in grado di intuire il potenziale del canale diretto. Oggi buona parte della sua fortuna, riporta Forbes, è investita in retailer del settore alberghiero e della ristorazione.
27.Francois Pinault (+13): uno dei balzi in avanti più significativi rispetto a due anni fa è quello dell’imprenditore di riferimento del gruppo del lusso Kering che sfrutta l’onda del grande successo dei negozi Gucci.
28.Tadashi Yanai (nuovo): come visto sopra, l’uomo più ricco del Giappone è una new entry nella classifica e chi visiterà il nuovo negozio milanese capirà le ragioni del suo successo.
38.Leonardo Del Vecchio (+9): l’italiano più ricco è sempre l’imprenditore che ha saputo scommettere su un futuro nel retail per l’industria dell’occhiale. Dopo l’ultima recente acquisizione nel retail con GrandVision il valore di Luxottica (e la ricchezza dei suoi azionisti) è ulteriormente cresciuta.
43.Laurene Powell Jobs (+2): quanto sia importante il retail per Apple l’ho ricordato più volte, l’ultima nel post che ritrovate qui che rifletteva anche sulla retribuzione del capo del retail dell’azienda.
La classifica aggiornata (ho utilizzato come riferimento per questo pezzo la classifica in tempo reale alle 12 del 12 settembre 2019) conferma quindi che le grandi ricchezze hanno sempre più radici nel retail: una motivazione in più per darsi da fare per gli allievi che inizieranno tra un paio di mesi la 17^ edizione del Master in Retail di Cuoa Business School.
[…] conclusa il primo posto mi ha così spinto a rileggere quanto avevo scritto nel settembre del 2019 (qui l’articolo) su questa classifica. Cosa è cambiato in questi sedici mesi nella classifica per […]
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