Una volta studiavamo sui manuali che per un’azienda era fondamentale scegliere se competere con una strategia di differenziazione o una di leadership di costo per non rimanere “stuck in the middle”.
Oggi però le cose sono molto cambiate, il consumatore è sempre meno disposto ad accettare il compromesso di un’offerta scadente, e diverse aziende prosperano con strategie ibride che mettono insieme un’offerta percepita di valore di livello medio, o anche medio-alto, e prezzi accessibili.
Ci ho ripensato in questi giorni leggendo del clamoroso successo dell’apertura del negozio Piombo, un brand di OVS, a Cortina, uno spazio di un’ottantina di metri quadri visitato in questi primi week end della stagione sciistica da quasi mille persone al giorno.
Piombo rappresenta un esempio da manuale di strategia ibrida: apre un negozio accattivante, non a caso di fianco a un brand del lusso come Moncler Corso Italia a Cortina, presenta un’offerta di tendenza curata da un direttore creativo conosciuto … ma vende pur sempre maglioni in lana merinos e cachemire al prezzo super abbordabile di 59,95 euro.
È una strategia che OVS sta seguendo da diversi anni, almeno da quando ha fatto scalpore facendo sfilare sul red carpet del Festival del cinema di Venezia Bianca Balti in OVS di fianco a tutti i grandi brand del lusso mondiale.
Oggi appare però particolarmente in sintonia con le esigenze dei consumatori che fanno trading down per la crisi, ma che nello stesso tempo non vogliono sentirsi impoveriti.
A quanto pare la strategia sta dando risultati positivi. La trimestrale presentata ieri mostra infatti ancora una volta una crescita del fatturato: nei primi nove mesi dell’anno la variazione è stata di +11%, accompagnata da una crescita più che proporzionale dell’Ebitda (+18,7%).
Direi che i tanti miei allievi che lavorano per il gruppo veneziano stanno facendo un buon lavoro.