“We share a strong vision of what luxury is. It is beauty with a purpose, beauty with an intention. We are not here to please everyone. We are here to deliver a message”.
Bellissima questa frase di François Pinault, azionista di riferimento di Kering, il gruppo che possiede tra gli altri Gucci, BottegaVeneta, SaintLaurent e Balenciaga (nella foto sopra un’immagine della sfilata dello scorso inverno), citata in un’intervista su The New York Times Style Magazine Japan.
Sono delle parole che hanno molto in comune con quelle pronunciate da Pierpaolo Piccioli di Valentino qualche mese fa commentando una sfilata del brand a Piazza di Spagna: “nulla è cambiato, ma è cambiato tutto (…) il palazzo è lo stesso, i gradini sono gli stessi, ma il brand è cambiato: non è più questione di glamour e lifestyle, ma si tratta di una community che condivide gli stessi valori“.
Del resto anche Chanel a inizio anno aveva dato un segnale chiaro su cose significasse brand management nel lusso oggi, quando aveva sorpreso tutti nominando CEO Leena Nair, una manager proveniente dalle HR con una forte competenza su temi come diversity e inclusion.
Chi pensa che moda e lusso siano sinonimi di esibizionismo e frivolezza farà bene a ricredersi: la “new formula” alla quale fa riferimento Pinault nell’intervista è fatta soprattutto di impegno e di valori.
PS Con questa ho festeggiato le 900 pillole sul canale Telegram: festa sobria preparandomi a enfatizzare la numero 1.000 nel prossimo gennaio.