La fine di dicembre non rappresenta per me solo la conclusione dell’anno solare, ma anche la chiusura dell’attività didattica in aula del Master in Marketing Brand Ambassador che dirigo da due anni per Cuoa Business School e quindi il momento per riflettere su quali temi approfondire per impostare la nuova edizione che partirà in primavera.
Ho quindi individuato quelli che secondo me sono i 10 temi principali con i quali dovrà confrontarsi il marketing della moda e dei prodotti lifestyle nell’anno in arrivo. La maggior parte di questi non sono nuovi (chi segue le mie pillole quotidiane nel canale Telegram li ha ritrovati giorno dopo giorno), ma sono usciti rafforzati da questo anno strano e complicato che sta terminando.
1. Omnicanalità: questo è sicuramente un tema di lungo periodo (e ora anche l’ossatura del programma dei miei master), ma è solo negli ultimi mesi che tutti hanno preso consapevolezza del fatto che omnicanalità significa molto di più che avere un sito di ecommerce e introdurre il click & collect o il reso in negozio. Omnicanalità significa ripensare radicalmente i negozi e il loro ruolo, e magari ricordarsi che a volte il mezzo più efficace per raggiungere il cliente è il telefono con una voce amica (prendo lo spunto dal caso di successo di Triumph raccontato al 20° Forum Retail da Francesco Pergola, Retail Director South Europe).
2. Gaming: sarà stata la rarefazione delle occasioni di interazione sociale dal vivo, ma il mondo del gaming e degli esport è diventato definitivamente parte della cultura mainstream. Brand come Valentino, Louis Vuitton, Gucci e Balenciaga se ne sono già accorti e hanno iniziato a frequentarlo in forme diverse. Penso che non avere familiarità con questo mondo negli anni ’20 sia destinato a diventare l’equivalente di ignorare la televisione alla metà del secolo scorso. Io intanto sto approfittando della tranquillità di questi giorni per imparare a giocare a LoL…
3. Beyond luxury: questo tema lo prendo direttamente dal titolo della presentazione con la quale Moncler ha annunciato l’acquisizione di Stone Island (ne avevo parlato in modo più approfondito qui). Il tradizionale concetto di lusso incentrato sul possesso di oggetti costosi è sempre più superato ed è destinato a essere sostituito da uno nel quale sono protagonisti brand purpose e senso di appartenenza a una community.
4. Asia: non sto semplicemente sottolineando il ruolo trainante che hanno oggi i mercati asiatici nei fatturati di fashion e lusso, ma anche il peso crescente dell’Asia dal punto di vista culturale. È un tema che merita ben altro approfondimento, ma che qui liquido segnalando che il report 2020 di Duolingo evidenzia come il podio delle lingue studiate che crescono di più sia tutto asiatico con, nell’ordine, hindi, coreano e giapponese.
Questo è anche uno dei motivi per cui (virus permettendo) il mio master si concluderà con una settimana a Tokyo.
5. Sportswear: il successo dilagante delle sneaker e dello streetwear è certamente un trend di lungo periodo, ma il lavoro da casa e le riunioni di lavoro su Zoom hanno dato una spinta decisiva a sdoganare in ogni contesto sportswear e loungewear che ormai non possono mancare nell’assortimento di nessun brand. Basta del resto guardare i numeri di un campione del settore come Lululemon (qui trovate il mio post dedicato all’azienda) che è triplicato in borsa da marzo a vale oggi oltre 45 miliardi di dollari.
E gli altri cinque temi? Quest’anno i miei 33 post sono stati già troppo lunghi: 557 parole in media contro le 472 dello scorso anno e non voglio diventare prolisso visto che in questa sintesi ho già usato 558 parole.
Per parlare con più calma anche degli altri cinque temi stiamo organizzando un tour di incontri (su Zoom finché le circostanze lo imporranno) che partirà a febbraio. Aggiornamenti e date li trovate qui.
Buon 2021! 🥂
PS Grazie alla mia grafica preferita, mia figlia Matilde Cappellari, per l’immagine del post con i colori Pantone 2021

[…] con le sue attività tre dei trend che caratterizzano questo periodo (e dei quali avevo scritto qui pochi giorni fa), il gaming, l’ecommerce e ovviamente la crescita […]
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