Una via per il retail indipendente

Che futuro c’è per il retail indipendente? Credo possa essere meno cupo di quanto si dice, ma bisogna guarire dalla marketing myopia!

Una via interessante la suggerisce BCH, la nuova avventura retail di Andrew Montgomery che sono andato a visitare a Bassano del Grappa in occasione dell’arrivo della tappa del Giro d’Italia. 🚵‍♂️
Che cos’è BCH (acronimo che sta per Bassano Club House)? A prima vista potrebbe sembrare un negozio di prodotti per il ciclismo 🚲 con un bar 🍺 e un hotel 🛏 , ma descriverlo così sarebbe un classico esempio di marketing myopia. BCH è infatti soprattutto un luogo in cui poter condividere la propria passione per la bicicletta 💘 in un contesto attento ai valori di inclusione, sostenibilità e responsabilità sociale.

Mi piace questa definizione che ho trovato sul sito web dell’azienda: “a sanctuary for cyclists (…), designed to cater to your every need and desire under one roof”. È quindi un luogo in cui poter trovare un’offerta articolata composta da un mix di prodotti, come biciclette (anche a noleggio) o abbigliamento tecnico, e servizi, come l’organizzazione di tour ciclistici oltre ovviamente all’ospitalità, ma è prima di tutto un santuario, un luogo di devozione da visitare anche per quello che rappresenta per la community di riferimento e per le emozioni che trasmette.

Non è una strada semplice, e nemmeno adatta a tutti, ma si tratta di una visione del retail che può essere declinata in settori diversi, dalla moda al food, passando per gli sport e gli hobby: concepire il negozio non solo come un magazzino dove c’è della merce da acquistare, ma soprattutto come un luogo in cui trovare delle persone, staff del punto vendita e community di clienti, con cui vivere le proprie passioni (… oltre a beni e servizi che aggiungano valore all’esperienza).

In bocca al lupo Monty per la nuova avventura! 💪

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