Sono (di nuovo) i treni la nuova frontiera del lusso?

Mi ero soffermato già l’anno scorso ad analizzare nelle mie pillole l’affascinante progetto dei Viaggi Solaire che utilizzavano i treni Belmond in Europa, Asia e Sud America per far vivere le atmosfere del brand Veuve Clicquot, unendo così due dei brand del gruppo LVMH.

La notizia dei giorni scorsi di un’alleanza tra LVMH e Accor per lo sviluppo del brand Orient Express conferma però in modo ancora più evidente l’interesse del gruppo francese del lusso per il mondo dei viaggi in treno (per quanto il progetto preveda anche l’apertura di alberghi e la gestione di due mega velieri).

Perché ha senso oggi per un gruppo del lusso investire nei treni (e nelle crociere a vela)?

In primo luogo, e questo è un tema generale che guida il forte sviluppo di LVMH nell’hospitality, perché ormai i prodotti sono nella strategia del gruppo solo un tassello di brand experience sempre più ricche e coinvolgenti che vengono offerte nei negozi, nei ristoranti, negli hotel e sulle spiagge.

In secondo luogo, perché il viaggio in treno è un lusso fatto di dettagli, di capacità di godersi i piaceri della vita con calma e, last but not least, in modo relativamente più sostenibile, in contrapposizione al lusso (diciamolo) un po’ cafone dei jet privati.

È affascinante osservare come la visione di Bernard Arnault stia facendo evolvere nel tempo il gruppo che controlla, contribuendo a ridisegnare il mercato del lusso!

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