Hermès raccontata con 5 numeri

Astonishment è il tema creativo del 2023 per Hermes.

E in effetti astonishing sono i numeri che l’azienda ha presentato qualche giorno fa agli investitori e che ho ripreso nella rubrica “i numeri di” nell’account Instagram delle pillole romanocappellari.marketing.

Quello che meraviglia non è tanto la crescita robusta, +23% a cambi costanti che significa un incremento di oltre 2,6 miliardi, ma la redditività netta che supera i 3,3 miliardi, cioè il 29% delle vendite.

Da dove nascono questi numeri sorprendenti? Ho individuato nella presentazione dei risultati 2022 cinque numeri che rivelano la specificità di Hermès:

  1. Il controllo dei processi produttivi. La qualità di Hermès si basa su continui investimenti in capacità produttiva. Oggi il 55% dei prodotti viene realizzato internamente e nel prossimo triennio è programmata l’apertura di cinque nuove fabbriche dedicate alla pelletteria.
  2. La sostenibilità. Su questo versante i risultati conseguiti sono tanti, ma c’è un numero che più degli altri spiega la sostenibilità del modello Hermès. Nel 2022 sono state eseguite internamente 202.000 riparazioni su prodotti di clienti, perché si tratta di prodotti timeless che vengono acquistati per essere conservati nel tempo e, all’occorrenza, riparati.
  3. L’attenzione ai collaboratori. La decisione di erogare a tutti i collaboratori un bonus straordinario di 4.000 euro è nota, ma c’è un altro dato tra quelli presentati che mi ha colpito. Il tempo medio di pagamento dei fornitori è di 24 giorni.
    È un indice di un’attenzione ai collaboratori che non si ferma ai muri della fabbrica, e non stupisce che l’età media dei rapporti di fornitura con i 50 principali fornitori sia di 20 anni.
  4. La capacità di uscire dalla propria zona di comfort. Questa non è una caratteristica specifica di Hermès, visto che viene condivisa con diversi concorrenti da LuoisVuitton a GiorgioArmani, ma è particolarmente interessante per un’azienda che è così nota per borse leggendarie come Birkin e Kelly.
    La pelletteria in Hermès vale “appena” il 43% del fatturato e oggi uno dei motori della crescita è il segmento abbigliamento (esclusi gli accessori in seta che pesano da soli il 7%) e calzature che vale ormai il 27% delle vendite e che sta crescendo a un tasso doppio rispetto alla pelletteria (+36% contro +16%).
  5. … e naturalmente il retail. Dulcis in fundo non posso dimenticare di sottolineare nel modello Hermès la centralità della distribuzione retail. I negozi sono 303 in 45 paesi e ai negozi è dedicata la fetta più grossa dei 518 milioni di investimenti operativi compiuti dall’azienda nel 2022, perché la potenza della qualità è nulla senza il controllo della distribuzione.

Davanti a dei numeri così non posso che pormi un obiettivo: avere almeno un mio allievo in questa azienda. Missione non facilissima, visto che la presentazione del bilancio non manca mai di enfatizzare quanto l’azienda e i posti di lavoro che crea siano soprattutto francesi. 😄

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