Chi ha seguito quest’anno i miei corsi di marketing all’università di Padova o a CUOA Business School forse ricorderà che nella prima lezione ho proiettato la foto di una bottiglia di acqua Evian griffata Chiara Ferragni che vedete qui sotto e che avevo scattato qualche tempo fa in un department store parigino. Proprio una bottiglia di questa acqua, in vendita attualmente alla Rinascente per 8 euro, si è ritrovata al centro in questi giorni di una accesa discussione sui media generando l’indignazione di chi ha trovato insensato il prezzo proposto e finendo addirittura in una interrogazione parlamentare di un senatore di Fratelli d’Italia.
Si tratta ancora una volta di un evidente caso di miopia di marketing. L’acqua di Chiara Ferragni non è infatti acqua che serve semplicemente per dissetarsi e non va confrontata quindi con le “normali” bottiglie di acqua minerale o con l’acqua che esce dal rubinetto. Si tratta infatti di una bottiglia d’acqua che offre un pretesto per una conversazione, magari per dire che come acqua non ha nulla di speciale, il soggetto per una foto da condividere o che può rappresentare un regalo spiritoso da portare a un amico per cena (insieme a una bottiglia di buon vino si spera …). In questa prospettiva il prezzo di 8 euro è perfettamente coerente all’interno del marketing mix prescelto, ed è inoltre allineato con i canali distributivi selezionati.
È chiaro che il cliente che ha semplicemente bisogno di dissetarsi troverà sul mercato tante valide alternative.
Un applauso quindi a Chiara Ferragni, genio del marketing Made in Italy!