Vuoi lavorare nel marketing? Due frasi da evitare a un colloquio

Sei un neolaureato che desidera lavorare nel marketing? Magari anche in una bella azienda del fashion e del lifestyle? Riuscire a conquistare un colloquio di selezione oggi per un giovane non è semplice. Perché allora buttare via questa occasione dicendo le peggiori frasi che è possibile dire? Ecco allora qui le due frasi assolutamente da evitare per chi punta a una carriera nel marketing, in particolare nel mondo fashion, retail e lifestyle.

Questo post è dedicato in particolare ai miei nuovi allievi del Master CUOA che da un mese sgobbano sui loro primi lavori di progetto di marketing, che sono quasi pronti ad affrontare le prime presentazioni con le aziende, e che tra qualche mese inizieranno i loro colloqui di selezione con tante belle aziende della moda e del lifestyle. Spero che si ricordino delle cose che ci siamo detti in aula e non scivolino su queste classiche bucce di banana.

1. “Vorrei occuparmi di marketing”

Chi vuole lavorare nel marketing non deve dirlo? Mettiamo subito in chiaro che avere una passione per il marketing non è un peccato, nonostante la brutta reputazione che abbiamo in giro noi esperti di marketing, non a caso chiamati spesso “marchettari”. Il problema è che, come ci ricorda Philip Kotler, occuparsi di marketing significa occuparsi della “gestione di una relazione di valore con il cliente”. Questo significa che in sostanza non c’è persona in azienda che non si occupi di marketing, dalla ricerca & sviluppo allo stile, dal product management al commerciale, dal customer care al retail, dagli acquisti al category management, dalla comunicazione al recupero crediti, dal brand management al merchandising.

Presentarsi a un colloquio e dire che ci si vuole occupare di marketing allora può voler dire due cose: in primo luogo può voler dire che si è disposti a fare un po’ di tutto e che non si hanno le idee chiare sui contenuti dei job, ma questo certamente non è segnale di una forte motivazione verso una posizione specifica e non gioca a favore del candidato. In alternativa (e questa è l’ipotesi di gran lunga peggiore) chi pronuncia questa frase potrebbe essere un candidato che non ha ben presente cosa significhi marketing e che crede che marketing sia un sinonimo di pubblicità, feste e sfilate, cosa che a volte accade per chi si avvicina con troppa ingenuità al mondo della moda. Anche questo non è il migliore modo di presentarsi a un’azienda.

E’ importante allora cercare di capire meglio le proprie passioni e inclinazioni e presentarsi con degli obiettivi (un po’) più chiari, anche se nessuno si aspetta che un neolaureato abbia già deciso definitivamente cosa vuole fare per tutto il resto della sua vita. Se vi presentate a un colloqui in OVS, in Coin, in Diesel o a La Rinascente, molto meglio presentarsi come appassionati di merchandising, di ecommerce o di CRM piuttosto che genericamente di marketing.

[aggiornamento del 23.2.19: per aiutare i giovani a capire i mestieri del marketing da tre anni organizzo il primo sabato di marzo l’evento Marketing che passione!, aperto a tutti gli studenti e i neolaureati; tutte le info qui]

2. “Mi piace di più il marketing strategico”

Visto che il concetto di “occuparsi di marketing” è troppo vago, a volte il candidato viene invitato a precisare meglio cosa intende. Qui ci sono allora pronte due parole in grado di seppellire ogni candidatura: “marketing strategico”. Va detto in primo luogo che, al di là di quel che si trova in qualche manuale, non è certo che esista veramente una distinzione in azienda tra marketing strategico e marketing operativo. Precisare che si è al colloquio per gli aspetti “strategici” è comunque un eccellente modo per segnalare una mancanza di umiltà e per spiegare che non si è disposti a misurarsi con attività che non saranno ritenute sufficientemente importanti: per un neolaureato è quasi come presentarsi a un colloquio chiedendo la dirigenza.

Ricordo ancora la sfogo di un mio allievo che qualche anno fa si trovava in stage presso un importante retailer e che un giorno mi ha deto: “professore, ho spiegato all’azienda che con tutto quello che ho studiato non sono disposto a stare qui a occuparmi del volantino!”. Ma ci sono veramente tante cose più strategiche del processo che porta alla nascita del caro vecchio volantino per un retailer? e soprattutto: quante cose interessanti si possono imparare e aggiungere al cv da questa attività?

Se evitate queste due frasi la strada per l’assunzione sarà ancora lunga, ma almeno ci sarà qualcuno ancora disposto ad ascoltare con attenzione quel che avete da dire.

Un pensiero riguardo “Vuoi lavorare nel marketing? Due frasi da evitare a un colloquio

  1. Professore la ringrazio per la sua intenzione di fare chiarezza ai giovani neolaureati appassionati al marketing.
    Le auguro il meglio e di suggerire altri interessanti suggerimenti anche per chi lavora già da tempo ma vuole sempre avere una marcia in più.

    "Mi piace"

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