Qual è il vostro primo pensiero se vi trovate di passaggio in un grande aeroporto complicato e pieno di terminal e avete a disposizione poco tempo prima di prendere un volo internazionale? Molto probabilmente sarà quello di localizzare il vostro gate e di portarvi rapidamente in zona per essere sicuri di non perdere il volo. Questo è potenzialmente un bel problema per i retailer aeroportuali che vi vedono sfrecciare rapidamente davanti alle vetrine. Che fare allora per garantire agi azionisti un maggiore flusso di potenziali clienti tra la merce che è la premessa per la crescita di fatturati e margini che tutti si attendono dal settore?
Se il cliente non va al negozio oggi la tendenza è sempre più quella di far uscire il negozio dagli spazi retail tradizionali per portarlo in mezzo all’aeroporto a intercettare fisicamente il viaggiatore frettoloso. È quello che accade anche al terminal E dell’aeroporto parigino Charles de Gaulle, dove l’accesso ai gate M, quelli in genere dedicati ai voli verso gli Stati Uniti, avviene attraverso una esposizione delle eccellenze (prevalentemente) francesi.
Sulla strada del gate siete agganciati dai profumi di Dior e da quelli dei formaggi francesi e incuriositi da un grande arco di legno dell’artista olandese Piet Hein Eek costruito con pezzi delle casse usate per spedire lo champagne, arco che ricorda l’entrata della storica cantina della Maison Ruinart . Ai piedi dell’arco potete anche degustare al volo un calice di questo vino prezioso che vi viene gentilmente offerto. A questo punto come resistere alla tentazione di acquistare una bottiglia da bere a cena con gli amici americani? Prosit!
Sarà una strategia se il Gate chiude trenta minuti prima della partenza del volo? Credo proprio di sì e condivido con questa strategia adottata in collaborazione tra le società di gestione aeroportuali e le compagnie aeree. In tal modo si agevolano i retailer aeroportuali, rendendo l’aeroporto un vero e proprio centro commerciale nel quale, oltre a trovare prodotti e servizi, si possono acquisire informazioni ed esperienze. A questo punto, lunedì 30 Ottobre presso l’aeroporto “Charles de Gaulle” coglieremo la palla al balzo ed acquisteremo una bottiglia per brindare al ritorno da un fantastico study tour!
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La tendenza di far uscire il negozio dai tradizionali spazi aeroportuali predefiniti e posizionarsi al centro del passaggio e di maggior afflusso per intercettare i viaggiatori frettolosi l’ho riscontrata all’aeroporto G.Marconi di Bologna la settimana scorsa.
A pochissimi centimetri dal gate d’imbarco sono stati allestiti dei wine tasting desk in cui i viaggiatori possono recarsi per degustare vini tipici della tradizione veneta e friulana prima della partenza, magari annoiati mentre aspettano in coda l’apertura del gate.
Questa, la modalità di approccio al cliente dei wine stores dei Conti Dagostino (http://www.contidagostino.it/#/it/enter/) in cui con degustazioni dei vini provenienti direttamente dalle loro cantine, si invitano e attraggono i consumatori al fine che siano gli stessi ad apprezzarne appieno l’effettiva qualità dei prodotti.
Questo posizionamento “aperto” e strategico in prossimità dei gates permette un vantaggioso contatto diretto con i viaggiatori provenienti da tutte le parti del mondo, permettendo così di sfruttare una “finestra” internazionale e ampliare il mercato di vendita anche all’estero.
Il cliente viene coinvolto con l’assaggio dei vini, oltre che con foto e riproduzioni dei vigneti, pareti rosso amaranto e luci soffuse ricreando (anche se in minima parte a causa della grande confusione e rumore tipico delle aree partenze degli aeroporti) un ambiente in grado di regalare un acquisto emozionale.
Accanto al wine store, è posizionato un dolcissimo punto vendita Venchi (http://www.venchi.com/it/).
Interessante notare come a differenza del precedente, questo siamo molto luminoso, con espositori a parete e al centro del pdv in cui vengono presentate tutte le invitanti tipologie di cioccolatini e praline tra cui scegliere oltre ai sacchettini e scatoline già confezionate e tavolette di cioccolata.
Il cliente viene preso per la gola ed è incentivato all’acquisto di impulso non solo dalla vista del cioccolato esposto ma anche dall’invitante ed avvolgente profumo che emana.
Che dire? In attesa di imbarcarci e di degustare il vino appena acquistato, che ci verrà comodamente spedito a casa, rilassiamoci concedendoci del raffinatissimo cioccolato italiano!
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