Kering & L’Oreal: è un buon accordo?

Confesso di non essere un super fan dell’accordo tra Kering e L’Oréal annunciato qualche settimana fa.

Si tratta senza dubbio di un esempio da manuale di strategia aziendale 📕 di due aziende con una lunga storia di eccellenza che mettono insieme risorse complementari per sviluppare un business in grado di valorizzarle ottimizzando le economie di scala.

Si tratta inoltre di una soluzione molto razionale dal punto di vista finanziario 💰 , visto che mette sotto controllo il debito Kering prima che diventi un problema serio, cedendo un asset non fondamentale come la recentemente acquisita Creed.

Nonostante questo, io credo però che, nello scenario che si sta delineando, la cessione della divisione beauty con la stipula di contratti di licenza di lunghissimo periodo non sia la soluzione più efficace.

Oggi i brand, e in particolare quelli del lusso, sono infatti sempre più spesso dei progetti culturali che mirano a coinvolgere le community di riferimento con progetti creativi sempre nuovi e diversi che travalicano i confini settoriali. In questo contesto, delegare una parte non secondaria delle attività del brand a un partner sulla base di uno strumento contrattuale rischia di limitarne l’orizzonte di azione e la creatività (lo avrebbe detto con altre parole anche il premio Nobel 2009 per l’economia Oliver E. Williamson).

So che non è facile, è lungo, ed è anche costoso, ma penso che nel lungo periodo i vantaggi dell’internalizzazione delle attività del “mondo beauty” superino di gran lunga gli svantaggi. Del resto, la stessa Kering ha potuto toccare con mano i risultati della geniale intuizione di Roberto Vedovotto di creare Kering Eyewear portando dentro i confini del gruppo il business gli occhiali 🕶️ , un altro prodotto che veniva considerato scontato potesse essere gestito al meglio solo attraverso accordi di licensing.

Noto che il mercato azionario non la pensa come me e all’annuncio dell’accordo ha premiato i titoli coinvolti 📈 : visto che sono un piccolo azionista di L’Oreal da oltre vent’anni e che da qualche mese ho anche delle azioni Kering, sarò comunque felicissimo se mi dimostreranno che la mia analisi è sbagliata. 😜

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