Valentino + Alessandro Michele =?

Guardate la foto qui sopra e quella a fondo pagina e indovinate il designer.

Sono sicuro che non sarà difficile a chi segue un po’ il settore moda individuare Alessandro Michele dietro ai capi fotografati.

E sapreste anche indovinare il brand? Qui la risposta è più difficile, perché (benché non manchino i riferimenti che un occhio esperto è in grado di individuare) ricollegare questi capi a Valentino non è proprio immediato per la maggior parte dei non specialisti di storia della moda e quindi l’anticipazione ha, come sottolinea anche Artribune, fatto parecchio discutere.

La scommessa della nuova Valentino è quindi (come era abbastanza prevedibile) questa: proporre un progetto che ha al centro la forte impronta di Michele e di conseguenza un prodotto che a prima vista appare più vicino alla Gucci di Michele che alla Valentino di Garavani o a quella di Piccioli che ne era una parente stretta.

Funzionerà?

Dal punto di vista dei numeri la scommessa sembra sensata: Michele ha conquistato negli anni alla direzione creativa di Gucci circa 7 miliardi di fatturato aggiuntivo. Se anche solo un terzo di questo fatturato seguisse il designer nel nuovo brand, Valentino farebbe un enorme balzo in avanti rispetto al miliardo e trecento milioni realizzati nel 2023 (e questo anche nella ipotesi malaugurata, ma non improbabile, che qualcuno dei clienti attuali di Valentino abbandoni il brand per effetto di questo cambio di direzione).

Nella gestione dei brand, però, le cose non sono così semplici: i consumatori acquistavano prodotti ed esperienze Gucci + Michele e non è possibile a priori isolare il contributo alla generazione di valore di uno solo dei due addendi.

Non resta quindi che attendere il giudizio del mercato per vedere quanto fa Valentino + Michele.

In bocca al lupo Valentino!

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