La formula di Popup Grocer

Loca, un formaggio a base di patate, Popcorn for the people, del popcorn gourmet prodotti dando lavoro ad adulti autistici, Snow Days, pizza bites organici grain free … nel mondo del food si sta moltiplicando l’offerta di novità pensate per un mercato sempre più segmentato in termini di benefici ricercati nel cibo.

La chiave per trasformare queste idee in prodotti di successo è però, come quasi sempre, la capacità di raggiungere il consumatore.

Lanciare un brand nel food affidandosi solo al web e ai social network non è facile (a meno che dietro al brand non ci sia una celebrity), e ancora meno lo è rubare spazio ai mega brand sugli scaffali della grande distribuzione.

Da questa considerazione è nato il progetto Pop Up Grocer, una startup che, come rivela il nome, si propone di aprire dei negozi temporanei dedicati al grocery con l’obiettivo di aiutare i consumatori a scoprire le novità.

I negozi, ne sono stati aperti finora sei, presentano un assortimento limitato (400 SKU) e curato e i criteri di selezione dell’offerta sono tre:

  • Deve trattarsi di novità sostanziali: prodotti nuovi, ingredienti utilizzati in modo non tradizionale, processi produttivi particolari. Qualcosa insomma di non già visto altrove che incuriosisca e inviti alla prova.
  • I prodotti devono rispettare gli standard di responsabilità sociale dell’azienda.
  • Il packaging deve essere attraente e originale, perché anche l’occhio vuole la sua parte.

La formula pare stia funzionando e da qualche mese l’azienda ha così deciso di aprire un punto vendita permanente a Manhattan. Si tratta di un negozio ibrido che ha al centro un bar e lungo le pareti l’assortimento grocery. Anche se il negozio è destinato a restare, il brand resta quello: Popup Grocer.

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